Collocata nel grandioso palazzo su via del Corso, la Galleria Doria-Pamphilj è un altro fondamentale tassello della storia del collezionismo romano, legato al gusto e alla disponibilità di una famiglia che nel tempo ha saputo fare tesoro dei suoi beni trasmettendoli nel tempo e rendendoli godibili.

La grandiosa residenza è il risultato di evoluzioni, annessioni e allargamenti che si sono succeduti per ben 500 anni per giungere a presentarsi oggi ai nostri occhi in tutto il suo secolare splendore.

La Galleria ha acquistato il suo aspetto attuale fra il 1731 e il 1734, i dipinti sono ancora disposti secondo l’allestimento tardo Settecentesco, documentato da un manoscritto del 1767 conservato presso l’Archivio Doria Pamphilj, grazie al quale i visitatori potranno godere di un approccio esclusivo alla collezione in un’atmosfera analoga a quella che respiravano gli ospiti nella seconda metà del ‘700. Vale la pena una visita non solo per il piacere di gustare l’autenticità di un luogo aristocratico e colto, ma per trovarsi al cospetto di alcuni dei più alti capolavori della pittura mondiale, in particolare il ritratto di Papa Innocenzo X Pamphili di Velàzquez.