Tutte le iniziative sono svolte nel rispetto delle disposizioni di legge, come indicate nel DPCM in corso di validità e verranno di volta in volta programmate seguendo le indicazioni contenute nei DPCM futuri.

Da Piazza del Popolo a Piazza Navona

Un Tour privato da Piazza del Popolo a Piazza Navona ti offre una prima panoramica del paesaggio urbano di Roma, dall’antichità ai tempi moderni. Le piazze si innalzano nell’area dell’antico Campo di Marte, una zona molto ampia, su cui l’imperatore Augusto aveva già eretto importanti edifici, ancora oggi visibili e tra le attrazioni più fascinose di Roma: il Pantheon, l’Ara Pacis, il Mausoleo di Augusto e la Meridiana. Un tour magnifico! Un must per chi voglia scoprire Roma a piccoli passi.

 Dove ha inizio il tour? 

Il Tour inizia a Piazza del Popolo in prossimità della grande fontana al centro della piazza.

 Quanto dura il tour e che costo ha? 

Il Tour ha una durata di circa 2:30 ore e un costo a partire da 200 euro.

 E possibie fare una pausa e sedersi durante il tour? 

Siamo flessibili quando si tratta di pause. Qua e là, i luoghi che incontreremo offrono sempre l’opportunità di sedersi. Se lo si desidera, è possibile inserire una pausa leggermente più lunga in un caffè.

 Quali luoghi sono visitati? 

Di seguito una panoramica delle maggiori attrazioni che visiterai durante il Tour

 Piazza del Popolo 

Piazza del Popolo, di fatto un monumentale ingresso in città per chi provenga dalla via Flaminia. Una piazza elegante e monumentale, che subito chiarisce l’identità di Roma. La piazza segna il punto più settentrionale della città e introduce il visitatore nella maglia urbana per mezzo del tridente viario di via del Corso, via del Babbuino e via del Porto di Ripetta.

 Via del Babbuino e Via Margutta 

Queste due strade sono tra le più belle della città. Via del Babbuino collega direttamente Piazza del Popolo con Piazza di Spagna. La pittoresca Via Margutta, famosa per i suoi studi d’arte, corre parallela alla strada. In Via del Babuino daremo ovviamente un’occhiata allo studio del famoso scultore Antonio Canova e del suo studente Adamo Tadolini, pieno periodo neoclassico, che ora è utilizzato come ristorante e caffetteria. Qui, in un’atmosfera da elegante caffè mitteleuropeo si ammirano i grandi studi preparatori in gesso per le sculture definitive in marmo.

 Piazza di Spagna e Scalinata di Trinità dei Monti 

Piazza di Spagna, con la sua scenografica scalinata fu commissionata da papa Innocenzo XIII nel 1723 su progetto dell’architetto Francesco de Sanctis. Il nome del luogo deriva dalla presenza dell’ambasciata spagnola presso la Santa Sede, che si trova poco oltre, in corrispondenza della bellissima Colonna con sulla sommità la scultura della Vergine Maria, in piazza Mignanelli, proprio di fronte alla Maison di Moda Valentino.

Guarderemo Piazza di Spagna ammirandone le vibrazioni barocche che dal basso ci condurranno al suo vertice, da cui, impagabile è la vista di Roma. Da non perdere è la fontana della “Barcaccia”, proprio al centro di Piazza di Spagna una delle prime opere architettoniche e scultoree di Gian Lorenzo Bernini, commissionata per la famiglia Barberini, le cui api, facenti parte dello stemma di famiglia, sono ovunque presenti.

 Fontana di Trevi 

Raggiungiamo la fontana di Trevi dopo aver attraversato l’ampia via Barberini. Non appena il rumore della strada sarà alle tue spalle, potrai sentire il fragore dell’acqua, il suono della fontana che all’improvviso sorgerà di fronte a noi nelle sue dimensioni maestose e teatrali, nel suo splendore di marmo e travertino. Fontana di Trevi è costruita da Nicola Salvi intorno al 1731, su committenza di papa Clemente XII Corsini (1730 – 1740). In piedi davanti alla fontana, tornano i tanti aneddoti e le tante immagini, sopratutto il grande Federico Fellini regista della Dolce Vita. Ma pochi sanno che la Fontana di Trevi è stata finanziata con i proventi ricavati dal gioco del Lotto, le cui estrazioni si svolgevano, veri e propri eventi, su piazza del Campidoglio già nel XVIII secolo. Il gioco del Lotto è stato nel Settecento, grazie a papa Corsini, uno degli strumenti finanziari più importanti per fare fronte all’allora pesante crisi finanziaria in cui versava la Chiesa di Roma.

 Piazza Colonna 

Attraverso la bellissima e moderna galleria Colonna, poi dedicata alla memoria del grande attore romano Alberto Sordi, raggiungiamo Via del Corso fino alla magnifica Piazza Colonna. Qui ci troveremo davanti alla colonna trionfale dell’imperatore Marco Aurelio, che celebra il suo successo militare in Europa orientale intorno al 180 d.C. Perfettamente conservata, i rilievi marmorei raccontano storie e conquiste militari, celebrando il coraggio e le gesta dell’imperatore al comando. Sul basamento il ricordo del suo restauro, commissionato da Papa Sisto V Peretti alla fine nel 1589. Se i colori originali fossero ancora integri, ci troveremmo davanti ad un film! In effetti, come per buona parte della scultura classica, anche nel caso della Colonna, i rilievi erano dipinti, al fine di rendere ancora più vivide e brillanti le storie.

 Piazza Montecitorio 

Piazza Montecitorio è proprio dietro Piazza Colonna. Qui ci sono due famosi monumenti di Roma: il Palazzo Montecitorio, sede del parlamento italiano dal 1918, e il grande obelisco egizio, che l’imperatore Augusto trasportato dall’Egitto trasformò in puntatore della sua meridiana, ancora oggi parzialmente visibile sotto il pavimento della piazza e corrispondente ai sotterranei della vicina chiesa di San Lorenzo in Lucina. Lo straordinario obelisco, più volte restaurato nel corso della sua storia romana conta quasi 3000 anni. Un tempo era tutt’uno con la cosiddetta Ara Pacis di Augusto, che quando rinvenuta, venne trasferita sulle rive del Tevere e inserita nel primo contenitore progettato da Morpurgo, oggi, sempre sulla riva del Tevere ma nel nuovo allestimento di Meyer.

 Piazza del Pantheon 

Dopo una breve sosta per un buon gelato o un caffè presso la famosa gelateria Giolitti, proseguiamo per i piccoli vicoli nascosti in direzione del Pantheon. Questo tempio che conta quasi 2000 anni di storia è ancora oggi uno degli edifici meglio conservati di Roma. Tra le ragioni della sua conservazione è senza dubbio la sua conversione in chiesa cristiana avvenuta nel VII secolo d.C. La sua forma sferica e le originali modalità costruttive rimandano però a colui che ne volle il restauro nel II secolo d. C., l’imperatore Adriano.

 Sant’Ivo alla Sapienza e Sant’Eustacchio 

A due passi dal Pantheon, incrociando strade e palazzi che raccontano mille storie della città, si raggiunge la piccola piazza di Sant’Eustachio, che prende il nome dall’omonimo santo, cui qui era dedicata una chiesa. La piazza è famosa soprattutto per il Café Sant’Eustachio. L’idea che il miglior caffè di Roma si beva qui è molto diffusa, ma non per questo assolutamente vera…

Superata la piazza, ci aspetta la sorpresa del cortile interno della chiesa di Sant’Ivo alla Sapienza, che prende il nome dall’antica università di Roma qui voluta da papa Sisto IV, raggiungibile attraverso l’ingresso su corso Rinascimento. Il luogo è senza meno uno dei più affascinanti della città, silenzioso e sospeso, eppure nel cuore del traffico cittadino. La bella chiesa di S. Ivo alla Sapienza, progettata da Borromini, è chiusa, ma l’esterno della chiesa mostra già il genio del grande architetto, sopratutto nella spericolata lanterna, di cui se ne avrà ancora un ricordo nell’altra chiesa borrominiana di Sant’Andrea delle Fratte.

 Piazza Navona 

Arriviamo a Piazza Navona, la piazza di tutte le piazze! Nonostante la sua riprogettazione barocca a metà del XVII secolo, la forma della piazza mostra ancora oggi il profilo della sua antica destinazione, quella di stadio. Qui, sorse lo stadio dell’imperatore Domiziano, che fu costruito poco dopo l’apertura del Colosseo nell’80 d.C. Sotto il pavimento della piazza sono ancora visibili gli ambienti dello stadio, parte delle gradinate di accesso ai livelli superiori, parte di un ingresso tagliato nel travertino e testimonianza di una quota stradale più bassa rispetto all’attuale, a conferma di come Roma si costruisca su diversi livelli, in parte ancora oggi leggibili. Al centro della piazza si può ammirare la fontana a dei Quatto Fiumi, capolavoro di Gian Lorenzo Bernini su committenza di papa Innocenzo X Pamphili, a dialogo con il palazzo di famiglia e la splendida chiesa di Sant’Agnese in Agone del grande rivale di Bernini, Francesco Borromini.

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